Nuova Riveduta:

2Timoteo 2:26

in modo che, rientrati in se stessi, escano dal laccio del diavolo, che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà.

C.E.I.:

2Timoteo 2:26

e ritornino in sé sfuggendo al laccio del diavolo, che li ha presi nella rete perché facessero la sua volontà.

Nuova Diodati:

2Timoteo 2:26

e ritornino in sé, sottraendosi dal laccio del diavolo, che li aveva fatti prigionieri, perché facessero la sua volontà.

Riveduta 2020:

2Timoteo 2:26

in modo che, rientrati in sé stessi, escano dal laccio del diavolo, che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà.

La Parola è Vita:

2Timoteo 2:26

Allora, tornati in sé, si libereranno dalla trappola del peccato di Satana, che li aveva presi prigionieri per farli ubbidire alla sua volontà.

La Parola è Vita
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Riveduta:

2Timoteo 2:26

in guisa che, tornati in sé, escano dal laccio del diavolo, che li avea presi prigionieri perché facessero la sua volontà.

Ricciotti:

2Timoteo 2:26

e ritornino in sè liberandosi dai lacci del diavolo, che li aveva fatti prigionieri perchè eseguissero la volontà sua.

Tintori:

2Timoteo 2:26

in modo che tornati in sè, si liberino dai lacci del diavolo, che li tiene schiavi delle sue voglie.

Martini:

2Timoteo 2:26

E ritornino in se (sciolti) dai lacci del diavolo, da cui son tenuti schiavi a sua voglia.

Diodati:

2Timoteo 2:26

in maniera che, tornati a sana mente, uscissero dal laccio del diavolo, dal quale erano stati presi, per far la sua volontà.

Commentario abbreviato:

2Timoteo 2:26

22 Versetti 22-26

Più seguiamo ciò che è buono, più velocemente e più lontano fuggiamo da ciò che è malvagio. Il mantenimento della comunione dei santi ci allontanerà dalla comunione con le opere infruttuose delle tenebre. Vedete quante volte l'apostolo mette in guardia contro le dispute in religione; il che dimostra sicuramente che la religione consiste più nel credere e nel praticare ciò che Dio richiede, che in sottili dispute. Non sono adatti all'insegnamento coloro che sono inclini a litigare e sono feroci e attaccabrighe. L'insegnamento, non la persecuzione, è il metodo della Scrittura per trattare con chi è nell'errore. Lo stesso Dio che dà la scoperta della verità, con la sua grazia ci porta a riconoscerla, altrimenti il nostro cuore continuerebbe a ribellarsi ad essa. Non c'è alcun "magari" riguardo al fatto che Dio perdona coloro che si pentono; ma non possiamo dire che darà il pentimento a coloro che si oppongono alla sua volontà. I peccatori sono presi in un tranello, e nel tranello peggiore, perché è del diavolo; sono schiavi di lui. Se qualcuno desidera la liberazione, si ricordi che non potrà mai fuggire se non attraverso il pentimento, che è un dono di Dio e che dobbiamo chiedere a Lui con una preghiera sincera e perseverante.

Riferimenti incrociati:

2Timoteo 2:26

Lu 15:17; 1Co 15:34; Ef 5:14
Sal 124:7; Is 8:15; 28:13; At 26:18; 2Co 2:11; Col 1:13; 2Te 2:9-12; 1Ti 3:7; 6:9,10; Ap 12:9; 20:2,3
Is 42:6,7; 49:25,26; 53:12; Mat 12:28,29; Lu 11:21; 2P 2:18-20
Giob 1:12; 2:6; Lu 22:31,32; Giov 13:2,27; At 5:3; 1Ti 1:20

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